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Roma Tpl, stipendi in ritardo: Usb scrive a prefetto e commissario

Come denuncia il sindacato, alcune delle imprese del consorzio non hanno versato il mese di febbraio. A qualcuno manca anche gennaio. Aperte le procedure di sciopero

Ancora stipendi in ritardo per i lavoratori della Roma Tpl. La denuncia viene dall'Unione sindacale di base che ha scritto al Sub Commissario di Roma Capitale, Ugo Taucher, ed al Prefetto di Roma, Franco Gabrielli, chiedendo un intervento urgente in merito alla situazione dei dipendenti della società che gestisce in appalto le linee bus periferiche della capitale.

La situazione nel consorzio non è omogenea. Lo spiega il sindacato: ad eccezione dei dipendenti della Roma Tpl, tutti i lavoratori del consorzio non hanno ricevuto lo stipendio del mese di febbraio mentre quelli dell'azienda Trotta stanno ancora aspettando quello di gennaio. Dopo le proteste a oltranza del novembre scorso, la situazione si sta nuovamente scaldando. Da parte del sindacato di base, sono già state aperte le procedure di sciopero in tutto in consorzio. 

“Nonostante gli impegni per garantire il puntuale pagamento degli stipendi, assunti lo scorso 30 novembre dal Consorzio in sede prefettizia alla presenza dei rappresentati di Roma Capitale e del Prefetto Gabrelli, non risultano ancora erogate le retribuzioni relative al mese di febbraio per tutti i lavoratori del Consorzio Roma Tpl Scarl, eccezion fatta per i dipendenti della Roma Tpl, ed i lavoratori continuano a vivere nell’incertezza” si legge nella nota dell'Usb. “Nell’ azienda Trotta vi sono alcuni lavoratori che devono ancora ricevere la retribuzione dello scorso mese di gennaio”.

Non solo stipendi. “Non risulta che tutte le aziende abbiano corrisposto l’importo 'una tantum' derivante dal rinnovo del CCNL. Inoltre il Fondo di categoria Priamo ha emesso una nota informativa in data 7 marzo 2013 dove dichiara che, nonostante ripetuti solleciti, la Roma Tpl Scarl continua a non corrispondere le contribuzioni dovute”. Usb avanza dubbi anche sul pregresso: “Precisa inoltre che la stessa “non ha sanato, neppure in forma parziale, il pesante pregresso accumulato, né formalizzato alcun tipo di risposta alla diffida inviata” dalla Priamo in data 30.10.2015”.

Infine il 'quinto dello stipendio': “Da numerosi controlli effettuati dai lavoratori, è emerso che la Roma Tpl Scarl non provvede al versamento degli importi relativi alle cessioni del quinto dello stipendio, con conseguenti gravi ripercussioni a carico dei dipendenti”.

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