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Cronaca

La truffa della ruota bucata: sgominata banda, 11 i colpi messi a segno

Diversi i furti messi a segno tra l’Eur, Torrino e Tor de’ Cenci. L’indagine dei carabinieri iniziata nel luglio 2015

Undici colpi messi a segno tra l’Eur, Tor de’ Cenci e la zona di Torrino Nord. Finisce l’incubo della banda della finta ruota bucata. A mettere fine al lavoro del gruppo i carabinieri della Stazione Roma Porta Portese, a termine di una complessa attività iniziata nel luglio 2015. Tre le persone arrestate, tutti romani, pluripregiudicati, responsabili di associazione a delinquere finalizzata ai furti con destrezza nonché ai prelievi fraudolenti mediante le carte di credito asportate alle vittime.

LA TRUFFA DELLA RUOTA BUCATA - Il “modus operandi” era purtroppo consolidato: i Carabinieri hanno acclarato che tra aprile 2013 e ottobre 2015, nei quartieri di Tor de Cenci, Torrino Nord ed Eur,  i malviventi  hanno messo a segno ben 11 furti che hanno fruttato all’incirca 15.000 euro, la maggior parte dei quali in danno di persone anziane. I malviventi operavano cosi: mentre uno di loro distraeva la vittima con il pretesto di un indicazione stradale o di un pneumatico bucato, permetteva al complice di asportare la borsa o il portafogli lasciati in auto. 

OFFICINA A MARCONI - La refurtiva poi veniva portata presso un officina meccanica sita in zona Marconi, di proprietà di un terzo malvivente, il quale provvedeva ad effettuare dei prelievi fraudolenti presso la propria attività con le carte di credito delle vittime.

LE INDAGINI - Le indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Roma Porta Portese, basate sull’analisi dei tabulati telefonici, riconoscimenti fotografici, perquisizioni e servizi di osservazione, pedinamento e controllo, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di responsabilità a carico del sodalizio criminale.

ARRESTI DOMICILIARI - Il Tribunale di Roma, concordando con le risultanze dell’ attività investigativa condotta dai militari, ha emesso, su richiesta della locale Procura della Repubblica, le misure cautelari nei confronti delle 3 persone, e l’applicazione degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.

PROSEGUO DELLE INDAGINI - Sono in corso da parte dei Carabinieri ulteriori accertamenti al fine di verificare se i citati malviventi si siano resi responsabili di altri episodi delittuosi analoghi.

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