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Sabato, 27 Aprile 2024
Incidenti stradali

Lo schianto, il buio e la grande paura: il racconto dell'incidente mortale del Flixbus mai arrivato a Roma

Giacomo Gilberto, finanziere che lavora a Roma, era a bordo del mezzo che si è schiantato su un cavalcavia dell'A1 nella notte tra domenica e lunedì

“Ero in dormiveglia, ho sentito un boato e non sapevamo più dove fossimo”. A parlare è Giacomo Gilberto, finanziere del Gruppo pronto impiego baschi verdi di Roma, uno dei passeggeri dell’autobus Flixbus che nella notte tra domenica e lunedì si è schiantato contro un cavalcavia tra Modena Sud e Valsamoggia. Nell’incidente ha perso la vita una persona, un ragazzo congolese di 19 anni, mentre altre sei sono finite in ospedale, compreso il sostituto alla guida del pullman. Il finanziere ha raccontato a RomaToday quanto accaduto dopo l’incidente e dell’odissea che hanno dovuto vivere le persone che erano a bordo del mezzo.

L’incidente

L’autobus è partito da Milano Lampugnano alle 22:45 e sarebbe dovuto arrivare a Roma in mattinata. “Verso l’1:40 di notte ero in dormiveglia – racconta il finanziere a RomaToday – quando, in prossimità di un cavalcavia, il mezzo si è schiantato”. Gilberto ha visto i vetri esplodere e il mezzo continuare a marciare, inclinato da una parte, per oltre mezzo chilometro senza controllo. “Le ruote da una parte sono saltate, erano completamente piegate. Mentre il mezzo procedeva ho avuto la lucidità di dire a tutti di rimanere seduti, di coprirsi la testa e di abbassarsi perché non avevamo contezza di dove fossimo, potevamo anche stare dentro a un burrone”.

Insieme a Giacomo c’erano giovani, anziani, turisti che stavano andando a Roma per i più disparati motivi. Molti i romani a bordo, soprattutto studenti. “Appena si è fermato, ho invitato tutti a scendere in maniera ordinata per metterci in un’area di sosta” racconta ancora il militare. Lui è stato tra i primi a ritrovare il corpo del 19enne senza vita: “Era incastrato tra le lamiere ed era praticamente decapitato, una scena terribile. Anche il secondo alla guida era incastrato ma respirava”. L’uomo, dopo, è stato portato in eliambulanza, atterrata direttamente in autostrada, all’ospedale di Bologna.

incidente flixbus (2)-5

I soccorsi

Giacomo Gilberto, senza indugio, si è prodigato da subito a chiamare i soccorsi, avendo già chiaro cosa fosse accaduto: “Ho attivato l’sos dell’autostrada e chiamato la polizia stradale, vigili del fuoco e l’ambulanza. Devo dirti che il lavoro di tutti i soccorritori, in primis della polizia, è stato encomiabile. Sono riuscito a mantenere la lucidità”.

L’odissea

Una volta scesi in una piazzola di sosta in autostrada i superstiti sono rimasti lì per ben sette ore: “Flixbus non ci ha mandato nessun pullman sostitutivo. Per fortuna il collega della polizia, che ringrazio da parte di tutti, ha chiamato la sala operativa e, con un altro pullman, siamo stati trasferiti in un’area di servizio lì vicino. Anche la società Autostrade si è dimostrata molto disponibile, dando da bere e da mangiare a tutti”. Alla fine un pullman Flixbus ha caricato le persone intorno alle otto del mattino per portarle a Bologna.

Il rientro a casa

A Bologna l’amara scoperta: “Con un messaggio Flixbus ci ha comunicato che potevamo sceglierci un altro mezzo per tornare, uno della loro compagnia o un treno, e che poi ci avrebbe rimborsato. Io sono tornato con un Frecciarossa ma ci siamo sentiti veramente abbandonati in una situazione drammatica come questa”.  

messaggio rimborso flixbus

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